lunedì 26 settembre 2011

Il vino Marsala

LA STORIA
Il Marsala è uno dei vini liquorosi più pregiati al mondo. La sua blasonata storia ebbe inizio poco più di due secoli fa, quando John Woodhouse - intraprendente uomo d'affari di Liverpool - avviò la commercializzazione del vino prodotto nell'agro marsalese che aveva caratteristiche simili al vino spagnolo di Madejra, allora molto in yoga in Europa e negli Stati Uniti. Grazie alle capacità imprenditoriali di altri Inglesi (Ingham, Whitaker, Hopps) e via via di abili produttori locali, nella secondà metà dell'800 il vino Marsala assunse una propria peculiare identità distinta da quella del Madejra e divenne il fulcro di una fiorente, industria.

IL MARSALA D.O.C.
La gloriosa tradizione del vino Marsala è oggi perpetuata e tutelata attraverso la denominazione di origine controllata sancita per legge: il Marsala DOC è quello.prodotto, invecchiato ed imbottigliato in provincia di Trapani (esclusi i territori dei comuni di Alcamo, Favignana e Pamtelleria). Secondo i tipi è ottenuto da uve bianche (catarratto, insolia, grillo, damaschino) o da uve rosse (pignatello, calabrese, nerello marsalese).

IL CICLO DI PRODUZIONE
Dalla lavorazione del mosto d'uva si ottengono tutti gli ingredienti necessari alla produzione del Marsala: con la fermentazione del mosto si ottiene il vino base, con l'alcolizzazione si ha la mistella (sifone), mentre con la cottura si ha il mosto caramellizzato. Inoltre, dalla distillazione del vino base si ottiene il quarto ingrediente: l'alcol vinico o l'acquavite di vino. A seconda dei tipi di Marsala, questi ingredienti vengono dosati e amalgamate con il procedimento della concia. Infine, ii Marsala a sottoposto all'affinamento in fusti di rovere, sapientemente custoditi in antiche cantine in tufo

LE CARATTERISTICHE
Dopo l'invecchiamento, il Marsala raggiunge la sua compiutezza: una contenuta gradazione alcolica (da 17 a 19% alc/vol.), un profumo intenso, un gusto delicato, un bouquet equilibrato e inconfondibile. In particolare il Marsala può essere "secco", "semi secco" o "dolce" in riferimento al grado zuccherino, e "oro", "ambra" o "rubino" in base al colore. Oltre che per vitigni utilizzati, i vini Marsala si distinguono anche per la durata minima dell'invecchiamento a cui devono obbligatoriamente essere sottoposti:
Fine 1 anno
Superiore 2 anni
Superiore Riserva 4 anni
Vergine 5 anni
Vergine Soleras Stravecchio 10 anni


LA VERSATILITA'

Il Marsala eccelle per la sua versatilità: il tipo Fine è protagonista in cucina nella preparazione di mille e più pietanze; per la mescita, gli intenditori scelgono il Marsala del tipo Superiore o Vergine. E' un inimitabile vino da meditazione ed altrettanto pregevole vino da dessert che accompagna superbamente dolci a base di ricotta o di crema, pasticceria secca, frutta fresca e formaggi. Eccellente aperitivo, quando è servito freddo, il Marsala è, infine, un ingrediente adatto alla preparazione di raffinati cocktail.

La città - Marsala




"Là ad occidente, dove finisce la Sicilia, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo (che guarda verso la Libia) e che gli Arabi vollero rinominare Marsa Ali (Porto di Dio)".
Attorno ad un centro, piccolo ma intriso di arte e di storia, si apre un vasto territorio che comprende un’infinità di frazioni sparse, le cosiddette “contrade”. Nelle terre qui intorno, lontano dalla frenesia cittadina, si produce un vino dalla storia antica e gloriosa, con un gusto e un profumo inconfondibili: il Marsala.
Il lungomare, molto bello per le tante palme che si susseguono da un lato e dall’altro, vi porterà direttamente alla zona balneare dove si alternano spiagge libere e lidi attrezzati.
Lì, nelle calde giornate estive, quando il sole non manca di far sentire forte la sua presenza, vi si aprirà allo sguardo un mare limpido ed invitante.
Dalla parte opposta, in direzione di Trapani, vi aspetta invece un paesaggio ancora più particolare: la Laguna dello Stagnone con Mothia e le altre piccole isole che fanno parte delle Riserva Naturale e, poco più in là, le Saline con le vasche per la raccolta del sale e i mulini a vento.

Cicerone che ricoprì la carica di Questore a Marsala dal 75 al 73 a.C., definì
la città di Lilybeo (nome del periodo romano)
“Pulcherrima, sed ventosa” (“Bellissima, ma ventosa”)

Marsala si sviluppa intorno ai due assi viari dell'impianto originario fenicio e poi romano, il cardo e il decumano (oggi via XI maggio, altrimenti detta il "Cassero"), che si incrociano al centro della città e collegano i quattro antichi ingressi, due dei quali ancora esistenti: Porta Nuova, ricostruita nel '700, e Porta Garibaldi, l'ex Porta di mare, che l'11 maggio 1860 vide il passaggio dei Mille che entravano a Marsala.
Questo quadrilatero, delimitato anticamente da una cinta muraria della quale restano solo due bastioni, uno dei quali si trova all'interno della Villa Comunale Cavallotti e fa da belvesere verso le stupene isole Egadi, e un baluardo, racchiude il centro storico, con il cinquecentesco Quartiere spagnolo, che oggi ospita gli uffici del Comune.